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Festa ad Orascio

E’ ripartita alla grande la festa di Orascio. Dopo i primi contatti, incontri e riunioni, finalmente sabato 12 marzo gli abitanti del borgo antico si sono svegliati al suono della campana della chiesetta, ripristinata il giorno precedente.

Per noi la festa era iniziata il giorno prima. Ci siamo ritrovati tutti assieme (nipoti compresi) sul sagrato della chiesa e, scope e spazzoloni in mano, dopo aver tolto panche e sedia, abbiamo riportato all’onor del mondo una chiesetta che per 3 anni era rimasta chiusa.

All’esterno è già presente un bell’albero… di Pasqua, e le aiuole sono fiorite. Madre natura ha provveduto alla grande a far fiorire miriadi di primule che punteggiano di giallo i prati scoscesi, chiazzati ancora di macchie bianche di neve. La mimosa è in fiore, l’aubrietia striscia pomposamente sui muretti di pietra, il Valecc scorre veloce e il canto degli uccellini riempie l’aria.

Domenica 13 alle dieci del mattino la chiesetta è uno splendore: il bouchet di fiori freschi raccolti sul luogo e posato sull’altare, assieme agli altri mazzi che adornano la chiesa, diffondono profumo di primavera. Tutto luccica, tutto brilla: è proprio una bellissima chiesetta!

Arrivano gli uomini di Maccagno, con tutto l’occorrente per preparare le frittelle, arriviamo anche noi per decorare con fiocchi color lilla le sedie, arrivano le bibite, le torte, le colombe, e un sacco di altre buone cose che verranno vendute all’incanto nel pomeriggio, dopo la S. Messa.

Già alle quattordici il borgo di Orascio si anima, a lato della chiesetta già si friggono le frittelle, i suonatori della banda prendono posto su di un rialzo, che sembra studiato apposta per loro. I visitatori, che sono stati accolti da uno striscione di benvenuto, si accomodano sulle sedie, altri girovagano.

Alle ore 15 si raggiunge il massimo delle presenze. Arriva don Franco, arriva il sindaco Fabio Passera e in pratica, la nuova strada, è nascosta da una comunità fluttuante che chiacchiera, mangia frittelle, ascolta musica, e si guarda intorno per ammirare: la val Cannobina, il lago Maggiore e, più dappresso, i prati verdi con molti narcisi già in fiore.

Durante la celebrazione della Santa Messa, la chiesetta è stipata di persone; i ceri sono stati accesi e don Franco, ringraziando tutti, sottolinea la formazione di una nuova comunità. Il calore delle sue parole arriva in profondità, tanto da mitigare la bassa temperatura percepita all’interno della chiesetta.

Dopo il momento religioso si dà inizio alla vendita all’incanto. Il nostro banditore, Lino Bernasconi, esprimerà tutta la sua verve. La sua vivacità e le sue barzellette faranno si che l’incasso schizzi al massimo.La giornata volge al termine: le frittelle sono finite, le torte anche. Le autorità se ne vanno assieme agli invitati; alcuni di loro si attardano e… mi pare… che, in tutta questa meraviglia di Orascio stiano ancora cercando… il m ulino bianco!!!

Ma, bando alle ciance… è giunto il momento di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito allo svolgimento di questa festa. Siamo in tanti e non farò il nome di nessuno, ma tutti noi abbiamo dato il massimo: una bella fatica, ma…tutto questo lavoro sarebbe stato inutile se tutti voi non foste venuti! Voi avete trasformato il nostro piccolo borgo in un luogo di festa, voi lo avete animato con le vostre chiacchiere e sorrisi, coi vostri bimbi, i nonni e gli zii. Avete anche contribuito molto generosamente alla raccolta fondi che saranno usati per migliorare le condizioni della chiesetta. Anche per questo vi ringraziamo infinitamente!

Il borgo di Orascio è, per noi, un luogo splendido: condividerlo con voi è stato bello! Tornate a trovarci quando volete… sarete sempre i benvenuti!

 

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Presentare i propri libri in una cartolibreria è un’occasione interessante, se questa cartolibreria si chiama :”Sole e Luna” e vende anche fiori, l’occasione diventa fantastica.

Il titolo dato all’iniziativa da Luciana Benotto non poteva essere più appropriato: Fioriscono libri.

Era tanto tempo che non parlavo più dei miei libri: La quinta barca è Magica e Strettamente Personale. Ne ho proprio voglia. Perché li ho scritti? Chi mi ha ispirato? Chi me li ha corretti? Chi ha insistito perché continuassi? Di cosa parlano? Già, di cosa parlano? Forse per un autore è la cosa più difficile; come riassumere una fatica che è durata (per me) un anno in poche righe senza tradire l’impegno e la meticolosità con cui si è scritto. Come non banalizzare una storia dovendo scrivere: Mio marito ha costruito anche un catamarano e poi siamo partiti… E’ forse in quell’ anche che sta la chiave: i retroscena, il lavoro, la fatica, la soddisfazione e il premio finale: Il viaggio in barca a vela che non è sempre come fanno credere in TV: tutto rose e fiori! Ma la nostra quinta barca e’ Magica di nome e di fatto. Un’avventura tutta vera fin nei minimi particolari, complice il diario di bordo che ne ha fornito la traccia. “La quinta barca è Magica” libro per sognare.

Altra storia Strettamente personale, scritto perché volevo parlare di emozioni, paure, sogni e attenzione. Inventare è stato più difficile, una vera sfida; in più i nove racconti che compongono il libro hanno un comun denominatore: il compleanno. Ma anche per questo libro ci sono i retroscena: Uno dei compleanni è proprio vero! Ed è quello che ha dato il via a tutti gli altri: storie di biglietti, e di regali, racconto che evoca un Natale passato, racconto che non indica solo la nascita biologica. “Strettamente personale” libro per pensare.

Se volete saperne di più, vi aspetto sabato 21 aprile alle ore 17,30.

L’iniziativa proseguirà Aperitivi con l’autore

Lella Mascia Leoni: Sabato 21 aprile 2012

Elvio Ravasio e Marta Leandra Mandelli:

Sabato 28 aprile 2012

Elisabetta Galli: Sabato 5 maggio 2012

Chiara Panzuti: Sabato 12 maggio 2012

In Via Roma al n:2 di Bernate Ticino la mano felice di Silvana ha trasformato un cortile anonimo in un giardino fiorito. L’interno dove gli autori presenteranno i loro libri e offriranno l’aperitivo mi hanno detto essere ampio! Per cui vi aspettiamo numerosi.