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Perdersi

Mercoledì 21 Giugno 2023. Naoussa
Siamo come ieri e l’altro ieri ormeggiati all’inglese nell’angolo più lontano dall’imboccatura del porto di Naoussa, la temperatura minima è di 22 gradi la massima 33, fuori le onde alte un metro frangono sulla spiaggia e sulla scogliera con fragore e schiuma bianca, in porto c’è un po’ di risacca e il meltemi soffia a 20 nodi con raffiche di 30, nonostante il rumore del vento che soffia nelle sartie e fa sbattere le drizze contro gli alberi, la barca è stabile e solo ogni tanto prende qualche strattone. Niente bagno oggi, approfittiamo di queste circostanze per riordino e pulizie della barca, cambio biancheria dei letti, e cambio copertura dei divani della dinette. Enrico invece con la bici e le taniche raggiunge la fontana sul pontile dei pescatori e dopo tre viaggi il nostro serbatoio è di nuovo pieno. La mattinata passa veloce e solo verso le dodici riusciamo a portare in lavanderia il nostro borsone di biancheria sporca. Questo paese è una sorpresa tutte le volte che lo percorriamo, ieri sera, oltre al lungo mare saturo di ristoranti, anche l’interno del paese è colmo di sedie e tavolini colorati, di cuscini appoggiati su muretti di cemento, e negozi, sempre rigorosamente bianchi anche al loro interno, così che le mercanzie risaltino. Sbuchiamo in piazze con chiese, torniamo indietro e ci perdiamo piacevolmente, trovando poi un ponticello di pietra dove sotto scorre acqua dolce alimentata da un canale che costeggia una strada alberata. Oggi invece non dovremmo perderci saliamo dritti seguendo la strada asfaltata, dietro le prime casa affacciate sul mare. É molto trafficata nonostante sia un senso unico, le macchine sono spesso parcheggiate sui due lati e una quantità inverosimile di quad la percorre pericolosamente. Qui i quad stanno come le biciclette ad Amsterdam, bisogna stare super attenti perché la strada sembra solo loro. Difficile non fermarsi a fotografare la baia dall’alto o l’intrico di case bianche, scale, portici, finestrelle e tavolini che fanno bella mostra di sé lungo la strada, con una cura quasi maniacale, tendine ricamate alle finestre, vasi di fiori su ogni gradino, sassi dipinti sui tavolini e bouganville ad ogni angolo, dai colori accesi: rosa, fucsia, e ne ho viste anche di rosse, sempre su sfondo bianco. Tutto il paese è bianco, ma proprio tutto. Ma… non perdiamoci in chiacchiere, la borsa pesa e bisogna raggiungere la lavanderia, la signorina che la gestisce parla italiano, fantastico. Ritiro della biancheria pulita questa sera ore 19.

kalinikta.

 

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