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Una bella invenzione

Mercoledì 16 Agosto 2023. Isola di S. Giorgio.

É la sera di ferragosto, dopo la solita indigestione di tramonto sul mare, ci siamo ritirati in cabina per la cena. Ma la serata doveva ancora riservarci una sorpresa speciale: la notte, in mezzo al mare, ai piedi di un roccione enorme, è uno spettacolo che nemmeno più ci aspettavamo, non siamo più abituati a vedere un cielo stellato nel buio completo. É stata una meraviglia che per poco non ci perdevamo, quando siamo stanchi tendiamo ad andare a letto presto, ma ieri notte siamo rimasti seduti in pozzetto molto a lungo, col naso all’insù: buio assoluto, silenzio assoluto, e sulle nostre teste la meraviglia di un’infinità di stelle che brillavano. Le lucine rosse delle 19 pale eoliche non hanno interferito, le impercettibili luci della lontana Acropoli di Atene, non hanno interferito, nulla ha potuto interferire con lo splendore di un cielo stellato in una tersa notte di agosto.

Questa mattina, quando salpiamo l’àncora, le capre stanno già passeggiando in spiaggia, padrone di tutto il territorio, roccioso e brullo, indubbiamente un posto da capre. Le 25 miglia che ci aspettano cominciano subito con mare agitato, ma il vento dovrebbe cambiare, così continuiamo fiduciosi. Nella notte tre navi container si sono fermate a dormire nelle vicinanze di S. Giorgio, le superiamo, solo perché sono ferme, di solito le vediamo piccolissime lontane, enormi vicino a noi per sparire velocemente quasi subito. Il mare si calma quasi subito, il vento ci permette di andare anche a vela e alle 14 siamo all’imboccatura del porto di Methana. Non c’è vento, il nostro ormeggio è da manuale, Enrico accosta di poppa al molo, io scendo con la cima in mano e la passo nell’anello, la restituisco ad Enrico ecc…ecc… senza vento, senza mare e con l’elica di prua sono capaci tutti. Sem e Iole arrivano sorridenti per accoglierci e darci il benvenuto, fa molto caldo, ma ci fermiamo tutti e quattro sotto l’ombra del nostro tamericio personale, di fronte all’ormeggio. Sem tira fuori da una borsa frigo uno spumante e relativi bicchieri: “ Bisogna festeggiare il vostrto rientro!”. É un piacere rivederli ed è stato un piacere trovarli qui ad aspettarci. Che bella invenzione gli amici.

Kalimera.

 

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