Abbiamo fatto tutto. Il verbo fare è una panacea che risolve molte fatiche ed evita elenchi inutili: lasciare tutto pulito e in ordine, coprire mobili e divano, staccare corrente e gas, chiudere casa ecc… ecc… per fare tutto ci abbiamo messo molto tempo, ma già dalla partenza per raggiungere la Grecia ci siamo organizzati in modo da non stressarci. Partenza senza levataccia e senza sveglia. La nave salpa da Ancona giovedì e noi siamo partiti di mercoledì, destinazione “Agriturismo dei Larici”. Durante il percorso in autostrada approfittando del largo anticipo le fermate per il caffè sono state doppie, e non sono state le sole, fra un pieno di gas e qualche pipì ci abbiamo infilato anche camminate in aree di sosta e ginnastica delle braccia, naturalmente sempre approfittando delle tregue tra uno scroscio di pioggia e l’altro. L’agriturismo è in collina, vicinissimo ad Ancona, davanti a noi il mar Adriatico. Codice per aprire il cancello, ricerca della palazzina B, codice per entrarci, e senza codice entriamo in stanza con una chiave già infilata nella serratura. i gestori dell’agriturismo ai quali avevamo annunciato il nostro arrivo due giorni prima, li abbiamo visti solo il giorno successivo, nella palazzina A adibita a prima colazione, la porta era spalancata, niente codice per entrare, torte preparate da loro, tutto il resto molto buono in un ambiente ben illuminato e pulito.Come un quadro, dietro l’ampia finestra della camera n. 19, incorniciato da basse colline, sul terreno in declivio, una distesa di ulivi e vigneti, alla loro base linee continue di lavanda in fiore. Tutto questo verde ondulato e morbido, silenzioso e variegato, ci incanta, approfittiamo di questa pace per cancellare la stanchezza di sette ore di viaggio. Più tardi la cena marchigiana metterà a tacere il brontolio dello stomaco e farà pace con i panini del viaggio. Come antipasto ci portano delle conchiglie (le stesse che da bambina cercavo sotto la sabbia) ora me le ritrovo nel piatto nascoste dal sugo di pomodoro, chiedo come mai tutte queste conchiglie e mi spiegano che: nel ristorante, giocano in casa avendo un parente pescatore con tanto di peschereccio. Ci è parso naturale continuare la cena a base di pesce. Se passate da Ancona approfittatene anche voi, al Ristorante La Botte si magia proprio bene, e se come noi ci dimenticate l’ombrello, niente paura, il proprietario è gentilissimo, ad ottobre, quando rientreremo in Italia ci ha assicurato che lo ritroveremo nel suo ristorante.