Questa mattina lunedì 9-9,quando suona la sveglia alle 7 io ed Enrico ci guardiamo in faccia e nessuna delle due è una bella faccia, abbiamo dormito male e tossito molto, abbiamo anche sudato parecchio come succede da più di dieci giorni. Ieri avrei comprato anche per me le pastiglie che sono state consigliate a lui per la tosse ma era domenica e la farmacia era chiusa. Di navigare non c’è la sentiamo, avvisiamo Katy e Oliviero con i quali dovevamo dirigerci insieme verso sud. Noi molleremo comunque gli ormeggi e salperemo l’ancora per vedere cosa succede, poi rifaremo l’ormeggio occupando il posto di Lady Blues, perché il nostro vicino ha un àncora che non tiene. Due giorni fa quando è arrivato non ha voluto rifare l’ormeggio e ora è appoggiato a noi, situazione pericolosa, che purtroppo abbiamo già sperimentato, qualche anno fa’ subendo dei danni alla nostra barca. Accendiamo il motore, lo specchio d’acqua davanti a noi è occupato da una barca che non riesce a salpare l’ancora perché impigliata ad un’altra catena. Aspettiamo, intanto Lady Blues lascia il porto. La nostra àncora la salpiamo senza problemi. Ci dirigiamo nel buco lasciato da Oliviero e ormeggiamo, controlliamo che l’àncora tenga regoliamo le cime di ormeggio e rimettiamo a terra la scaletta, nel frattempo è uscito il sole e siamo sveglissimi, riprendiamo le consuetudini del mattino e poi andiamo in farmacia per me che comincio subito a prendere le pastiglie. Non mi sento più tanto stanca, faccio il cambio dei letti preparo la borsona e con l’aiuto di Enrico vado in lavanderia. Al nostro rientro telefoniamo a Flavio per informarlo che siamo ancora qui. Be’, dice lui, se siete ancora qui, e non trovo nessuno in cantiere che mi aiuti a togliere un rubinetto approfitto della competenza di Enrico, se può! Lo viene a prendere in macchina e vanno in cantiere. È quasi mezzo giorno, il pranzo è pronto da ieri: riso con le verdure, molto comodo da mangiare in navigazione. Mi riposo un po’ leggendo un nuovo libro: “Oliva Denaro” di Viola Ardone, di cui ho già letto: ” il treno dei bambini”. Molto bello.