Vai al contenuto

Le cento porte

Sempre sabato 24 Giugno 2023. Paroikia e in giro per spiagge
Il complesso paleocristiano della Katapoliani è una delle più famose mete di pellegrinaggio ortodosso nell’Egeo, è composto dalla grande e maestosa basilica a croce con cupola. Ci arriviamo verso mezzogiorno, il chiostro antistante l’ingresso è ben ombreggiato e sotto i portici delle panche di marmo accolgono i pellegrini stanchi. Si chiama delle 100 porte anche se al momento se ne contano solo 99 ma leggenda vuole che al ritrovamento della centesima porta, Costantinopoli tornerà ad essere greca! Siamo fortunati, la basilica ha subito da poco un restauro che ha messo a nudo i marmi policromi, accentuandone un gradevole effetto decorativo, fino a poco tempo fa nascosto da una pesante imbiancatura. Il suo interno è molto diverso dalle altre chiese ortodosse già visitate. Questa è maestosa ed elegante allo stesso tempo. Noi, col naso all’insù, al centro della basilica, non ci stanchiamo di ammirare la cupola, le colonne, il grandioso lampadario e mille altri particolari. Dall’esterno entriamo al museo bizantino e passando poi da una scaletta accediamo nel matroneo della basilica. Sono emozionata di trovarmi per la prima volta in un luogo riservato solo alle donne, un luogo che avevo osservato molte volte dal basso, come nella basilica di S. Ambrogio a Milano, o in altre chiese di cui non ricordo il nome. Sono qui e immagino la loro intesa e complicità, ascolto le confidenze, le vedo scambiarsi consigli e cosmetici, muoversi in questo spazio protetto in piena libertà, le osservo scoprirsi con naturalezza il seno per allattare i loro piccoli o elargire segreti utili su come ammaliare i mariti. Oggi, qui nel matroneo non ci sono donne, ma io sento lo stesso la loro presenza e il loro profumo. Questa basilica ci è piaciuta molto e abbiamo goduto anche di un piacevole fresco. Non basta però, abbiamo anche fame, e dopo aver scartato qualche bar, ne troviamo uno piccolissimo che soddisfa le nostre molteplici esigenze. Rifocillati e riposati torniamo alla macchina, i capitani di Felicità e Nihili hanno declinato la responsabilità della guida, così Italo riprende il comando del volante e ci porterà nelle spiagge più belle dell’isola di Paros. A Glifa, dalla sabbia dorata e dai tamerici che la ombreggiano, ognuno di noi si riposa come crede: Enrico sdraiato sull’asciugamano dorme sulla sabbia, Giuliana legge sulla panchina, io scrivo seduta ed appoggiata ai piedi di un albero, Franco cerca di dormire anche lui sulla panchina, siamo tutti rigorosamente all’ombra tranne Italo che ha nuotato per tutto il tempo. La particolarità di questa spiaggia è data da una fila di alti tamerici che crescono quasi a lambire le onde del mare. Seguirà una fermata a Piso Livadi e nell’ultima spiaggia a Lagheri, faremo anche noi il bagno. Salati, impolverati, stanchi ma soddisfatti riconsegneremo la macchina al noleggio di Naoussa. Le abbondanti penne con il tonno per cena, e la giornata intensa ci faranno dormire profondamente. Kalinikta.

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.