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Vathy

Venerdì 21 Luglio 2023 baia di Vathi

Giornata stupenda, e si vede subito dal mattino, arietta fresca, poca gente in giro, porto semi vuoto, siamo rimasti solo noi, ma fino alle 9 non arriva il pane fresco, spero anche di trovare dei limoni, ma è una pia illusione, ritrovo la cassetta di peperoni tanto vecchi da essere non solo tutti grinzosi ma anche appiattiti, niente frutta e solo dei pomodori stramaturi. Dove andremo ho visto sulla mappa che c’è un piccolo supermercato, per un paio di giorni possiamo sopravvivere anche se non trovando posto sul piccolo molo dovessimo stare in rada, comunque c’è sempre un canotto col quale possiamo scendere a terra. Ce la prendiamo comoda, molliamo gli ormeggi alle 10 del mattino, è tutto calcolato, e le miglia che dobbiamo percorrere sono solo 5. Se arrivassimo troppo presto non lasceremo il tempo di andarsene a quelli che oggi decideranno di riprendere a navigare, e speriamo che siano in tanti, dopo un fermo per meltemi che ha coinvolto tutta l’isola di Sifnos e non solo. Il mare è calmo e brilla col sole, il cielo è terso e azzurro, un lieve vento apparente ci rinfresca, peccato il motore che rompe l’ incantesimo, ma non si può avere tutto, anche se un po’ di vento non avrebbe guastato, con la vela spiegata si sente il fruscio dell’acqua che scorre sui lati della barca, c’è un’ombra garantita in più del solito telino e soprattutto ti senti una velista anziché una motorista. Procediamo comunque tranquilli, ci sorpassano tutti: gommoni a destra e a sinistra in contemporanea, scavafanghi enormi che passandoci vicini ci fanno ballare non poco e… i soliti catamarani, in 5 miglia di mare ne abbiamo incrociati 6, barche a vela un po’ meno ma anche loro, come noi con vele Johnson. Arriviamo nella baia di Vathi alle 11.30, il posto in banchina c’è, aspettava noi, ormeggio tranquillo, a parte la catena dell’ancora che si era ingarbugliata nel gavone e non voleva scendere, siamo rimasti per un po’ a 10 metri dall’ormeggio poi Enrico si è mezzo infilato nel gavone liberando la catena e siamo arrivati giusti giusti al molo lasciando in acqua 60 metri di catena, che è un’esagerazione, ma… così saremo più tranquilli. Prima ancora di scendere dalla barca mi guardo in giro e leggo supermercato Vathi. Sulla carta nautica questo posto è indicato con Vathy. In Grecia ci sono un sacco di posti che si chiamano Vathy, ma è sempre scritto in modi diversi, li accomuna il loro significato: porto, o anche luogo protetto, e questa baia ha proprio un aspetto che ispira protezione. Siamo a posto, possiamo tuffarci, ma prima sentiamo Margherita e Claudio, anche loro sono già arrivati nella baia di Despotiko, quella bella, che avevamo lasciato con rammarico. Sono contenta che ora se la possano godere anche loro.

Kalimera.

 

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