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Onde residue

Lunedì 14 Agosto 2023.

Uscendo nel pozzetto, questa mattina, la cima della collina a poppa della barca emana una luce scenografica, è posizionata ad est e fra un attimo, da lì dietro spunterà il sole, accecante e caldo. Siamo in anticipo sulla tabella oraria, sono le 7,30 e nemmeno il negozietto dove vogliamo comprare la spanacopita è ancora aperto. Dopo i rituali mattutini scendiamo a terra per acquistare tutto ciò che ci servirà per fermarci due notti consecutive in baia. Al rientro controlliamo gli ormeggi e quando li molliamo, prima a prua, aspettando che Felicità si giri col vento favorevole, e poi a poppa, con un piccolo colpo di elica di prua, siamo pronti per uscire dal porto. La temperatura è piacevole, il vento… dai…va bene e finché siamo protetti dall’isola anche il mare non da problemi. Il primo tratto di rotta da punta a punta dell’isola di Serifos è di 288 gradi a nord, a quanto pare la stessa direzione, in senso opposto che tiene il traghetto diretto in porto. Giusto giusto sulla nostra prua. Viriamo verso la costa e già da lontano il rumore dei suoi motori vibra potente nell’aria, più da vicino invece ammiriamo il tumulto della scia di schiuma bianca sollevata, il suo passaggio lascia a noi un bel po’ di onde che Enrico cerca di tagliare diagonalmente per non ballare troppo. Il cielo si fa grigiastro, il vento, doppiata la punta di Kyklops sembra lo stesso, ma trovandoci in mare aperto le onde cominciano a preoccuparci. Non subito, ma un po’ per volta diventano sempre più alte, agitate e prepotenti. Per percorrere 10 miglia a motore, con vento e mare contro ci abbiamo impiegato due ore. Quando la barca ripiomba nel cavo dell’onda sembra che la prua non voglia più riemergere, e due muri d’acqua le ricadono sopra, noi aspettiamo la prossima onda, tenendoci ben saldi. Non è stata una bella esperienza, e spero non si ripeterà. Le previsioni sono fondamentali, e di trovare un po’ di mare residuo lo sapevamo, ma che residuo, che avanzo! Ne abbiamo fatto indigestione. Salpati alle 9,30 da Livadi, siamo arrivati sull’isola di Kithnos, nella baia di Dimi Trios alle 14,30. Come sempre per mare: momenti belli, momenti molto pesanti.

Kalimera.

 

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