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Il principe azzurro

Per Enrico, lunedì, il primo lavoro  è  stato rimettere a nuovo il serbatoi dell’acqua posizionato sotto il letto di prua, era un lavoro da fare, la vecchia vernice cominciava a scrostarsi, il lavoro in se non è difficile: scrostare, carteggiare, pulire, verniciare. La difficoltà è data dall’apertura sul serbatoio, tolto il tappo e la ghiera è un buco di 40 cm. circa, e dalla posizione da assumere per poterci lavorare dentro, mezzo infilato con la testa, il braccio e a volte parte della  spalla per poter raggiungere i punti più lontani. Vi lascio immaginare cosa voglia dire lavorate lì dentro, la capacità del serbatoio è di 500 lt. di acqua. C’è voluta un’intera giornata di lavoro. Quando Enrico, dopo la verniciatura è emerso dal buco col rullino in mano, ha assunto a fatica una posizione eretta, fermandosi e girandosi lentamente di fronte a me che lo aspettavo alle sue spalle, aveva il lobo dell’orecchio destro, il naso, parte del labbro e ampie zone del braccio, verniciati di azzurro, dopo tutta quella fatica avrei voluto abbracciarlo ma non era il caso, mi sono limitata ad esclamare: “Sei il mio principe azzurro”. È  stata  necessaria un’altra  giornata affinché la vernice catalizzasse e io potessi chiudere il serbatoio e rifare i letti. Finalmente mercoledì lasceremo il B&B e potremo dormire in barca.  A Methana ha aperto un nuovo ristorante, gli amici ci assicurano che il pesce è buono e cotto bene, non come in altri posti  dove la pelle è bruciacchiata e parte della carne gli rimane attaccata. Le aspettative non vengono deluse, il nostro baccajaro alla brace “nasello” è cotto a puntino e la scordalia’ “purea di patate molto agliata” è perfetta. La passeggiata serale, col golfino sulle spalle è la giusta conclusione di un lunedì lavorativo molto intenso. Martedì mattina per prima cosa ritiro dai fili del balconcino del B&B gli asciugamani e la poca biancheria che avevo steso la sera prima, facciamo colazione usufruendo della cucina in comune situata in fondo al corridoio e ci accingiamo ad uscire di camera dopo la toilette, improvviso uno scroscio d’acqua precipita sul balcone, due piani sopra, il proprietario del B&B sta lavando il terrazzo con la canna dell’acqua. In Grecia non esistono grondaie, l’acqua precipita da bocchettoni direttamente in strada, in questo caso passando prima dai balconi. Meno male che avevo ritirato il mio bucato.

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