Martedì, nuovo giorno, nuovo problema. C’è un filo che si è ossidato, ma per capirlo ce n’è voluto di tempo e ci si sono dovuti mettere in due. Non parte il segnale dal salpancore di conseguenza il nuovo conta catena non parte. Andrea arriva in soccorso di Enrico che da poppa, al quadro comandi, andava a prua per capire cosa non andasse, poi, insieme scoprono che il sensore non funzionava. Bene, dopo aver trovato su Internet il produttore dello specifico sensore si informano dove poter trovare il pezzo nuovo in Grecia, rispondono che al Pireo c’è un loro rivenditore. È fatta esclama Andrea, andiamo da Spiros e lui ce la ordina(in greco). Spiros è la salvezza di tutti i velisti, gestisce un negozio di nautica sull’isola di Poros e tutti i giorni gli arriva merce via nave da Atene. Si è fatto pomeriggio inoltrato, Roberta passa davanti alla nostra barca, ha un appuntamento con la massaggiatrice. È dall’anno scorso che me ne decanta le virtù e la piacevolezza del massaggio rilassante. Ok penso, ho 74 anni, non ho mai fatto un massaggio, è giunta l’ora. Così mi ritrovo sdraiata a pancia in giù su di un lettino con asciugamano candido, la cabina è piccola e fresca, una lieve musica l’avvolge. Nonostante ci sia un buco all’altezza del viso, non mi va di infilarci il mio. Non so come mettermi, giro il viso a destra e cerco di non muovermi mentre il massaggio comincia dalle dita di un piede, poi però devo proprio girare la testa a sinistra. Iro la massaggiatrice mi viene in soccorso posizionandomi la fronte all’estremità del buco e mi ritrovo il naso contro l’asciugamano e respiro proprio male, mentre il massaggio è già al polpaccio sposto l’asciugamano e finalmente faccio pace col buco del lettino. Non mi muovo più, Il massaggio è fantastico, me lo godo tutto: dita dei piedi, piedi,caviglia, polpacci, fino a su, sulle ultime vertebre del collo passando per la schiena e le spalle con una specie di ventosa che sembra risucchiarmi la tensione. Iro mi fa cenno di voltarmi ruotando le mani, le lancio un lungo sorriso riconoscente e ricomincia il massaggio, sopra di me mentre la musica continua un soffitto di tessuto morbido fa da prato a delle rose. Dopo un’ora di massaggio Iro è sudata e affaticata io mi sento molle come una gelatina, che esperienza, ma perché non ci sono andata l’anno scorso?