Il bulgaro se n’è andato lunedì mattina, sul presto. Katy Wu e Oliviero arrivano domani, guardo il buco vuoto rimasto vicino a noi e penso che non ci vorrà molto per essere occupato di nuovo. Infatti puntuale come un orologio, mentre stiamo mangiando si affianca a noi un 12 metti, meno male che l’insalata greca non si raffredda ma vista l’interruzione per aiutare all’ormeggio si potrebbe scaldare. Il capitano è una capitana, naviga da sola ed è più vecchia di noi, È spagnola e sta tornando ad Alicante, tanto di cappello. Martedì mattina un’altra partenza, tre barche più in là dalla nostra, penso di mettere il nostro gommone come per dire che è occupato, ma Enrico giustamente mi ricorda che non si può, questo è un porto comunale e chi arriva prima prende il posto. Sono rammaricata e intanto un greco prende il suo gomme e fa quello che avrei voluto fare io, è al telefono e probabilmente starà informando chi di dovere che gli ha riservato un posto. Sono arrabbiata, allora potevamo farlo anche noi per la Katy. Di lì a cinque minuti entra in porto una barca spagnola, punta all’ormeggio occupato dal canotto e il greco è costretto a toglierlo. Il pontile davanti a noi in una posizione più esposta è vuoto dalla parte dei charter e sull’altro lato è abbastanza vuoto, informiamo per telefono Katy, loro stanno arrivando e noi li aspettiamo al pontile che nel giro di 10 minuti si è riempito su un lato di barche ormeggiate all’inglese ed è fortunatamente ancora libero sull’altro lato, quello che prende più onde. Non si dovrebbe ormeggiare all’inglese, non capiamo, ci avviciniamo e la prima barca ci informa: ” andiamo via fra mezz’ora” chiedo al capitano che parla italiano: “Mezz’ora italiana o mezz’ora Svizzera?” ” Svizzera, Svizzera”, informiamo Katy ma Oliviero preferisce ormeggiare sull’altro lato, manovra perfetta se non fosse per il vicino che si lamenta per l’incrocio di àncore, Katy è esasperata, nessun incrocio, incita Oliviero a proseguire in retromarcia verso il pontile, ne seguono imprecazioni e urla varie, in italiano e in inglese. Stento a riconoscere la dolce Katy, oggi è una furia, ha ragione e non vuole sentire storie. Sul pontile sono tutti solidali con lei. Di fronte, la barca all’inglese se ne va. Oliviero visto che si balla su questo lato molla gli ormeggi e passa sull’ altro lato, la barca a vela che se ne era andata torna ad ormeggiarsi, vedo Katy esasperata ” Ma cosa fa?” Mi avvicino e chiedo di nuovo spiegazioni: sono una barca scuola e stanno provando gli ormeggi! Ora se ne vanno sul serio. Oliviero ormeggia e finalmente tutti a terra ci abbracciamo. Sono sfiniti, accaldati e stanchi, si sono mossi presto questa mattina dall’isola di Skiathos, e l’ormeggio è solo la fase finale di un lungo tragitto.