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Sabato sera

Ci siamo spostati a sud ovest anche per sfuggirla, l’abbiamo vista scrosciare in lontananza, e qualche goccia ci ha raggiunto in navigazione. La pioggia anche qui ad Orei non è mai arrivata sul serio, venerdì sera si vedevano lontani i lampi ma non arrivava il tuono, durante la notte qualche goccia, e il giorno dopo solo grigio in giro. Se lavassimo la barca, che ne ha bisogno,  sono certa che pioverebbe sul serio, come quando lavi la macchina o pulisci i vetri di casa. Infatti sabato mattina dopo aver lavato la barca  ha piovuto un po’, giusto per doverla ripassare di nuovo col mocio. È gionata di riordino e pulizie: cambio biancheria dei letti, cambio coperture in dinette, lavaggio pavimento. Enrico lavora fuori, io dentro, alla fine Felicità, che era ancora un po’  infangata è tornata bianca e con  gli acciai  lucidi, i pannelli solari: perfetti,  l’interno di Felicità profuma di pulito e c’è un borsone di biancheria sporca che Enrico porta in lavanderia verso le 10. Alle 12 sarà pronta per il ritiro: lavata asciugata e piegata. La poca pioggia nel frattempo si è già seccata perché il sole splende di nuovo tra una nuvola e l’altra e noi stanchi morti andiamo a buttarci in mare, non è un’acqua cristallina ma è comunque pulita e trasparente, la spiaggia è semi deserta e in acqua, per tutta l’ampiezza del golfo, siamo in 4 a nuotano e tre donne col cappello in testa chiacchierano ferme, quasi a riva. Orei ci piace molto, peccato non aver trovato ancora la pescheria. Per avere informazioni in merito  ci rivolgiamo al signore anziano che ci ha preso le cime al nostro arrivo, la sua risposta è lapidaria “Pesce? Lo trovate al ristorante”. Va bè, come non detto!  A questo punto gli chiediamo quale ristorante sia meglio, ce ne  indica due, poi più tardi  si ferma davanti a Felicità e in italiano ci dice: Se volete possiamo andarci insieme, se volete! E io pagherò la mia parte” È una buona proposta, accettiamo anche perché con lui è possibile dialogare, oltre a un poco di italiano parla anche il francese come noi. Al ristorante dove ci porta lo conoscono, abbiamo mangiato bene e anche chiacchierato un po’. Filippe è  greco, ha 85 anni, portati benissimo, vive ad Atene con la moglie che al momento non c’è per problemi in famiglia. Tutto il periodo estivo lo  passa  qui a Orei sulla sua barca, poi la tira su in un cantiere qui vicino e torna ad Atene. Filippe è persona gradevole ed educata, del resto si era già  capito da subito dopo il suo benvenuto e l’aiuto all’ormeggio. Il sabato sera incalza, i bar sono affollati e diffondono musica moderna,  i ristoranti sono meno pieni del solito anche se sono già le 22,30. La strada pedonale è piena di bambini e ragazzine pieni di vitalità ed energia, sfrecciano monopattini, biciclette e tricicli. Ci dirigiamo verso il molo, e anche qui bande di ragazzini rumoreggiano seduti sul muretto che divide il molo dalla spiaggia. È sempre più evidente che sia sabato sera, tutta la gente che oggi non era in spiaggia ora è in giro a godersi il fresco. Fiduciosi di poter comunque dormire ci ritiriamo su Felicità. Un taratazum taratazum  molto lontano ci raggiunge quando siamo già a letto, ma non ci impedirà di prendere sonno. Appoggiata in dinette è  rimasta la borsona con la biancheria pulita. La metterò a posto domani.

2 pensieri su “Sabato sera

  1. annaea39ad9f39a

    Lella, è stato bello incontrare te ed Enrico a Orei. Scrivi magnificamente. Leggerò sicuramente il tuo blog. Continua così. Ciao Anna e Clive, SV Makai ⛵️🇬🇷💙

  2. lellamascia

    Ciao Anna, ciao Clive, anche per noi è stato un piacere avervi incontrato, ci avete dato un punto di vista nuovo della politica del Sud Africa, che voi conoscete direttamente. Il mare non ha confini, e i pensieri si incontrano in piena libertà. Grazie

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