Mercoledì è perfetto per salpare. Il sole alle nostre spalle è appena spuntato da dietro la collina, il raggio accecante illumina per il momento solo una parte del porto sull’uscita, ripennellando di colori gli scogli della diga foranea in molte sfumature, il faro invece è a due tinte, ben delineate: bianco e rosso che sembrano brillare di luce propria. Il cielo azzurro è una buona promessa, un auspicio per questa ultima tappa fino al cantiere. Il ricordo del temporale di ieri pomeriggio iniziato con una fucilata secca e improvvisa è già stato sostituito dal secondo temporale della giornata, alle 8 di sera, quando eravamo al ristorante con Flavio. Si vedeva già davanti alle colline una cortina di acqua compatta che scendeva in mare, offuscando il panorama. Speravamo si sfogasse lì e invece è avanzato verso la nostra costa a suon di vento forte che ci ha fatto scappare al riparo, prendendo i nostri piatti in mano, in nostro soccorso è arrivata la cameriera che ha ritirato il resto che era rimasto in tavola. Scrosci violenti, poi più calmi, e in fine una pioggerella che non sembrava nemmeno imparentata con i primi scrosci. È tutto finito, camminiamo tutti e tre verso il porto e davanti a Felicità ci salutiamo con la promessa di rivederci da noi, anche se Lui, Flavio, è della sponda ricca del lago Maggiore! Oggi verso le nove mancano ancora circa 8 miglia per entrare nel golfo di Vorios Evvoikos. Alla nostra sinistra avremo il lato Est dell’isola Eubea e alla nostra destra la costa greca. Il mare è calmo, il sole splende e le colline che anche ora ci circondano sono di un verde strepitoso, i temporali di questi giorni che ci hanno tormentati, hanno reso la vegetazione lussureggiante. La nostra destinazione è il cantiere di Limni, dovremmo arrivarci verso le 14,30, dopo aver navigato per 40 miglia.