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“Eppur si muove”

Limni Porto, giovedì 12-6-2025

Non ci credevamo più nemmeno noi, ma poi: “Siga’ siga’” anche noi ci siamo finalmente mossi con Felicità che si era riempita di ragnatele, a furia di stare ferma in porto.
Ieri pomeriggio contavamo di comperare qualche pacco di acqua prima della partenza, prevista per giovedì, contavamo di pagare il porto e pensavo di acquistare del pane fresco e qualche pomodoro di scorta. Nella mattinata eravamo già andati negli uffici del guardacoste per pagare i restanti 8 giorni che siamo stati ormeggiati in porto ma, gli uffici li abbiamo trovati chiusi, ci siamo poi tornato a mezzogiorno, come indicato sul cartello affisso alla porta ma… erano ancora chiusi. Sempre in mattinata di mercoledì avevo fatto la solita camminata e nel ritorno al porto avevo fatto la spesa per portarmi avanti. Meno male, perché nel pomeriggio a Limni era tutto chiuso. Per cui questa mattina Enrico è andato col carrellino a comprare 3 pacchi di acqua, e per pagare il porto proveremo nelle prossime tappe, qui sull’ Eubea le capitanerie sono tutte collegate, e hanno già registrato la nostra barca e i nostri dati. Oggi alle 9 abbiamo mollato gli ormeggi, manovranto in porto per poi uscirne e dirigerci a nord ovest verso Ivanates. La tappa presa in considerazione i giorni precedenti l’abbiamo esclusa perché comportava scendere anziché salire. Ci mancherebbe altro, già non ci muoviamo, ci manca solo che andiamo all’indietro. La navigazione a motore è tranquilla, Il mare anche, l’aria fresca è un piacere visto che è proprio scoppiata l’estate, ma molto poca per aprire le vele. Alcuni gabbiani ci seguono per un po’, più avanti incrociamo una sola barca a vela che procede anche lei a motore. Siamo soli in mare, la costa greca di fronte a noi è vicina e verdeggiante, le poche case, rigorosamente bianche sono poche e sparpagliate. La navigazione si fa ancora più agevole, il mare è piatto e forse anche una corrente favorevole ci fa procedere a 6 nodi con un motore che gira a 2000/ 2200 giri. Dopo 12 miglia raggiungiamo Ivanates. Il porto ci sembra insabbiato, decidiamo di buttare l’àncora in rada, 20 metri di catena. Il tempo di mangiare e bere un caffè e siamo di nuovo in navigazione verso Paralia Rachon sempre sulla costa greca, a 18 miglia da Ivanates. Se non troveremo posto in porto ormeggeremo al suo esterno, fino a domani. Dopo di che venerdì mattina punteremo di nuovo sull’isola Eubea ad Orei, dove troveremo Patrizia e Giovanni che sono lì da un paio di giorni

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