L’ e-mail che aveva preceduto la telefonata era molto precisa e professionale. Ma sul pc, la signora Narrini leggeva solo il testo, non capiva di che umore fosse la sua amica Lorella, in quella sequenza di parole mancava il tono della voce, non si capiva se le avesse scritte battendo energicamente sulla tastiera oppure fosse rilassata, non percepiva l’affanno del respiro o il suo lento procedere, ma soprattutto trovava insopportabile che le e-mail nascondessero lo sguardo di chi le inviava. Del resto anche la successiva telefonata non l’aveva soddisfatta, era stata troppo veloce, e più che altro le era sembrata una semplice telefonata di servizio per informarla che i suoi occhiali nuovi erano pronti e sarebbe venuta lei personalmente a consegnarglieli.
Erano quattro mesi che non vedeva Lorella, che non l’ abbracciava, la baciava e stava a sentire le sue ultime novità. Si ricordava che l’ avesse informata su quel volo a cui teneva molto, delle passeggiate in montagna e di quella coppa vinta in una gara di corsa. Ora finalmente si sarebbero riviste e… fu una sorpresa per la Signora Narrini. Lorella era veramente in forma, anzi smagliante, come fosse un’altra persona. La vitalità che traspariva dalla pelle e il suo entusiasmo nel raccontare cosa le fosse successo emozionò la Signora Narrini.
La sua amica aveva volato. l’aria sottostante l’aveva avvolta facendole sentire per la prima volta quanto fosse consistente. Aveva ammirato il mondo sottostante come se dovesse rimanere sempre a quell’altezza ma poi lo stesso mondo si avvicinava a lei velocissimamente. A quel punto un colpo tremendo e il paracadute aprendosi sembrava volesse riportarla in alto, fino all’aereo dal quale si era lanciata! Lorella continuava a raccontare e la Signora Narrini leggeva nei suoi occhi: emozioni, adrenalina, sorpresa e felicità. Ma la cosa non finiva lì!
Ora Lorella, con i piedi per terra, si rendeva conto di quanto quell’esperienza l’avesse cambiata: come affrontava diversamente i vari problemi, come prendeva decisioni e iniziative senza tanti ripensamenti, come organizzava la giornata o semplicemente come guardava con occhi diversi un albero o un gruppo di persone.
Lei e il suo punto di vista erano cambiati.
La Signora Narrini già vedeva chiaramente questa sua nuova amica e si domandava: ” Sarà stato merito degli occhiali nuovi?”