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Portara

Giovedì 29 Giugno 2023 Naoussa

Rotta per l’isola di Naxos, prima di mollare gli ormeggi, scendo a terra per acquistare il pane fresco, fondamentale se rimarremo in baia questa sera. Alle 9 circa, quando usciamo dal porto il mare è calmo e il vento assente, il motore va alla grande: 5 nodi a 2000 giri. Il tragitto sarà breve, 10 miglia, per cui non ho preparato il caffè nel thermos, e nemmeno organizzato il pranzo che consumeremo comodamente in baia. Il vento nel frattempo fa finta di arrivare e noi faremo sul serio ad issare il fiocco, dopo un po’, sventa e lo riavvolgiamo. Siamo muniti di tutta la strumentazione necessaria per navigare e arrivare a destinazione, ma i traghetti che vediamo entrare e uscire in lontananza dal porto di Naxos ci tracciano il percorso e ci fanno capire che la meta è vicina e se non bastasse, poco dopo, di fronte a noi, dal promontorio di Palatia si staglia imponente, tutta di marmo bianco la Porta del sole, detta anche Portara, quello che resta del tempi di Apollo. In baia, all’ancora nel primo pomeriggio il vento comincia a soffiare ed entra poco mare. Siamo indecisi se scendere a terra col gommone perché è garantito che ci bagneremo. Così sarà ma dalle foto che ci faremo scattare da altri turisti, non si vedrà! É quasi il tramonto, il momento clou, la Portara è orientata ad ovest e il sole, lentamente, tramonta nel mare, una palla infuocata dipinge di rosso tutt’attorno, e zittisce tutti. Emozionante. Col canotto, ci ribagnamo e raggiungiamo Felicità che è sempre più agitata, e non penso proprio per la nostra assenza. I traghetti contribuiscono notevolmente allo sballottamento, e ne arrivano molti e fanno onda anche quando se ne vanno. Traghetti enormi che buttano fuori e ingoiano centinaia di persone. Domani sarà meglio cercarci un posto in porto. La città merita una visita e… il frigo è vuoto.

Kalimera.

 

 

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