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Il porto

Venerdì 30 Giugno 2023 Naxos

Sembra più calma questa mattina la baia, ma è deciso, proviamo ad entrare in porto, aspettiamo nel avamporto il nostro turno e dopo mezz’ora finalmente l’ormeggiatore ci indica il posto libero che dobbiamo occupare, ci aspetta sul pontile, ci prende le cime, ci prende i documenti e ci prende 20€ per una notte, la cifra è data dalla lunghezza della barca, meno male che la nostra è piccola. La pia illusione che in porto non avremmo ballato svanisce subito al sopraggiungere del primo traghetto, onde, risacca e tironi ci fanno tornare agli anni 60 quando andavamo sulle auto scontro, qui in porto è il barca scontro e anziché un’ unica gomma come nelle auto, qui ci sono i parabordi sulle fiancate delle barche. In entrambi i casi si paga, va a capire come si diverte la gente. Forse forse era meglio in baia. No, dai, qui faremo il pieno del serbatoio dell’acqua e scenderemo a terra per fare la spesa senza bagnarci le chiappe e più tardi scenderemo di nuovo per visitare la Cora. C’è movimento sul pontile, una piccola autobotte carica gasolio alla barca di fronte a noi, poi arriva un catamarano e scarica i passeggeri, immagino della settimana perché i loro trolley ingombrano il pontile. Barche che escono, barche che entrano. Fra puzze, traffico e rumori siamo messi bene e in fine devo affrettarmi ha chiudere oblò e passo d’uomo per evitare che il nostro vicino di ormeggio che sta lavando la sua barca ci bagni dinette e cuccette, il problema è sempre lo stesso: siamo piccoli, e anche facendo attenzione è difficile non bagnare la barca affiancata alla propria. Fa caldo, su alla Cora decidiamo di andarci più tardi ed è stato un errore perché abbiamo trovato il museo archeologico chiuso, ipomoni. Camminiamo nelle piccole strade della Cora con stupore per la rara bellezza e per i particolari, l’aria è fresca, il percorso ombreggiato e ad ogni angolo ci fermiamo ad osservare le pietre in marmo, a volte lavorate che emergono dagli angoli dei muri o fanno parte di gradinate. Fiori e vasi sono ovunque e dall’alto il panorama è a tuttotondo. Anche questa Cora, ha antiche origini veneziane e se amate i particolari storici li troverete su internet: “Grecia Mia”. Sul tardi riscendiamo verso Felicità. Lo specchio di mare che divide il pontile dalla strada è di pochi metri, se verso sera il caos del porto si è acquietato, la città comincia a vivere, la strada è chiusa al traffico e i pedoni la prendono d’assalto, il loro chiacchierio si confonde con le varie musiche, è un sottofondo che conosciamo. Quando si dice: Un vero porto di mare.

Kalinikta.

 

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