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Il sorpasso

Sabato 1 Luglio 2023, da Naxos ad Iraklia.

Salpiamo, rotta a sud verso l’isola di Iraklia, nelle piccole Cicladi. Lasciamo alle spalle, senza rimpianto, il porto di Naxos, osserviamo con occhio più consapevole la porta del tempio di Apollo, e riguardiamo con nostalgia la Cora di origine veneziana. É presto, la navigazione inizia con una lunga telefonata mattutina, siamo entrambe sveglie e il contatto con persone care per me è sempre un balsamo, spiego che siamo in navigazione a motore, che non c’è vento e nemmeno onde, vorrei parlare con lei di altro, ma la nostra posizione di naviganti crea sempre curiosità, poi però chiacchieriamo a lungo di altro. Siamo di nuovo soli e non c’è campo per usare internet, potremo sopravvivere? Forse si! Delle piccole onde ci rincorrono di poppa, infilandosi sotto lo scafo e spingendoci un po’, anche il vento che è arrivato fa la sua parte gonfiando il fiocco. La navigazione è lenta e piacevole però… ci siamo alzati presto e fatta colazione altrettanto presto. Ho fame! E guardare l’ orologio non serve quando si ha fame, anche se sono le 11 preparo delle bruschettine condite con pomodoro olio e olive, e anche chi non aveva fame ha mangiato tutto di gusto. Il caffè lo faremo quando saremo arrivati nel porticciolo di Iraklia. Sempre che si trovi posto, l’alternativa è subito fuori in rada all’ancora. Un’alternativa poco allettante ma altrettanto sicura perché la baia è giusto protetta dai venti provenienti da sud e domenica ne sono previsti in arrivo parecchi. Le onde ci hanno preso gusto a spingerci, si ingrossano, il vento che ci potrebbe anche andare bene, ora non ci serve più, siamo in prossimità del porto: giù le vele, giù i parabordi, preparare le cime di ormeggio e l’ancora. Come capita spesso, anche questa volta , chi prima era dietro di noi, accelera per accaparrarsi l’eventuale posto libero in porto, “ipomoni”. Noi siamo lenti e pesanti, non ci mettiamo mai in competizione, in questo caso il sorpassatore butta l’ancora in mezzo al porto perché non sa dove può ormeggiare. Noi, dopo aver chiesto, ormeggiamo al pontile buttando l’ancora. Il porticciolo ha solo 2 posti per il diporto, gli altri sono riservati ai pescatori. Nemmeno il tempo di tirare il fiato dopo il nostro ormeggio che, chi va per mare lo sa, è un momento delicato ed ecco il sorpassatore fiondarsi affianco a noi. La differenza è che noi abbiamo ormeggiato da soli scendendo al volo sul pontile uno, e l’altra manovrando a bordo col motore, con l’elica di prua e tenendo d’occhio la lunghezza della catena dell’ancora. Loro, invece, hanno trovato noi che gli abbiamo preso le cime, lo facciamo sempre quando possiamo, anche con i sorpassatori.

Kalimera.

 

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