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La buona notizia

Sabato 8 Luglio 2023

Nel fiordo di Iraklia oggi il mare è ondulato e arriva in spiaggia con un’onda morbida e poco spumeggiante, fuori invece, in alto mare il blu intenso è percorso da onde bianche che viste dal molo non sembrano alte ma sono tante. Felicità in porto è ben riparata nonostante il meltemi soffi a 18 nodi, al momento senza raffiche. In spiaggia non ci sono ancora bagnanti, al contrario di ieri, che si divertivano parecchio, abbiamo visto per la prima volta in acqua un grande castello gonfiabile con all’interno 4 bimbetti che si vedevano spuntare solo da un piccolo ingresso, all’esterno, nonni, zii e papà che li schizzavano d’ acqua da sopra. Un concentrato di gaiezza di piccoli e grandi. A terra altri papà avevano aggiunto un’altalena, agganciata ai grossi rami dei tamerici. Avevo già notato che i papà fossero molto presenti con i loro figli e figlie, li vedo giocosi e attenti. Il papà del disperato gli sta sempre dietro per impedirgli di entrare in acqua prima del previsto e lo rincorre spesso per rimettergli il cappellino. In spiaggia, ieri, c’era più gente. Forse anche loro sapevano che oggi sarebbe arrivato il meltemi più forte del solito. Il capitano del battellino è partito lo stesso, in perfetto orario, i soliti tre colpi di tromba, e poi ballando non poco è uscito dal fiordo, in alto mare. Lui di sicuro conoscerà spiagge protette dal vento da nord dove portare i turisti , vedremo al rientro le loro facce, se saranno sconvolte o rilassate come lo sono di solito. La nostra strategia per oggi, se vedremo imbarcazioni che vorranno ormeggiarsi sulla nostra dritta, sono: accendere il motore, mollare un poco la catena dell’ancora e tenersi pronti per ogni eventualità. Dover rifare l’ ormeggio con questo vento è veramente un problema. Chi dovesse arrivare ora, o è disperato o un incosciente. Domani dovrebbe anche peggiorare ulteriormente ed Enrico per evitare inutili strattoni ha aggiunto le molle agli ormeggi. Oggi è Sabato, il molo che un attimo fa era deserto si riempie di auto, camioncini, villeggianti con zaini e trolley, ci saranno nuovi villeggianti per la settimana prossima e chi ha finito aspetta mesto il traghetto per rientrare. I vari volti non ci giungono nuovi: la vigilessa rigorosamente in divisa nera, il ristoratore che ritirerà le derrate alimentari, l’operaio del comune che pescava con la figlia, il tatuato, che riconosciamo dal codino perché ora indossa la camicia, la signora col cappellone, i fidanzatini. L’isola è veramente piccola, difficile non riconoscersi dopo una settimana che ci si incontra. Forse mercoledì, quando oltre al vento si sarà calmato anche il mare, anche noi ce ne andremo e forse, la vigilessa se ne accorgerà. Per il momento aspettiamo che la buriana passi. La buona notizia è che per questa sera ci prepareranno la moussakà. La terrazza del ristorante, raggiunta da una grande araucaria, è affacciata al porto, da lì, con le gambe sotto un tavolo che non balla, terremo sotto controllo Felicità. Per la notte… non lo so ancora, poi vi racconterò.

Kalinikta.

 

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