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Toccata e fuga

Mercoledì 12 Luglio 2023 isola di Ios

Non erano passati che 30 minuti da quando ieri abbiamo ormeggiato nel porto dell’isola di Ios, e già era chiaro che l’indomani saremmo salpati. I traghetti aspettavano in fila fuori dal porto per attraccare, un continuo, per buona parte del pomeriggio, con ondeggiamento di Felicità da non credere. Una fiumana ininterrotta di gente colmava la strada e saturava l’aria, trolley, zaini, una quantità enorme di giovani quasi tutti vestiti di nero. A 20 miglia da qui c’è l’isola di Santorini, mi immagino che si ritroveranno tutti lì, trasportati da catamarani che gli girano in giro tutto il giorno. Ci raccontava una ragazza che una volta a terra non aveva potuto nemmeno stendere l’asciugamano perché non c’era posto. Con molto dispiacere noi non ci andremo a Santorini, è a sud, e noi stiamo già risalendo, non c’è modo di ormeggiare e come dicevo è sempre molto affollata. Anche a Iraklia eravamo a poche miglia sia da Koufonisi che da Schinoussa, due belle isole molto turistiche, anche lì per gli stessi motivi e per il troppo vento non ci siamo andati. Un po’ di rammarico c’è, perché probabilmente non torneremo nelle Cicladi. Però ci consola che la Grecia sia ovunque molto bella. Siamo ora sul lato ovest dell’isola di Antiparos in una baia che sembra il paradiso. Questa mattina prima di togliere gli ormeggi ho fatto una visitina ad una panetteria che avevo adocchiato ieri sera durante la passeggiata. Le panetterie qui in Grecia sono degli attentati continui per i golosi come me, il pane è una scusa e solo una piccola parte di quello che vendono, teglie e teglie piene di dolci già tagliati, biscotti, grissini, panini già imbotti, frigoriferi pieni di gelati, dessert, piccoli dolci incartati con alluminio colorato, pezzi di cioccolato, sacchetti di leccornie per tutti i gusti e… vi assicuro molto altro, io compro un pane integrale e una bugassa ( pasta sfoglia ripiena di crema fatta col semolino) una porzione corrisponde a metà del mio strudel e a 8 pasticcini del Cerinotti. La nostra colazione prima di salpare. Oggi dovrebbe andare un po’ meglio di ieri, mare più calmo e poco vento, ci contiamo perché la nostra rotta che ieri era verso ovest oggi sarà verso nord. Bene per le prime miglia ma presto il vento gonfia il mare e le onde le abbiamo proprio in faccia come il vento, per non essere troppo shakerati, correggiamo la rotta e ipomoni se faremo un po’ di strada in più. Più vicini alla meta l’isola di Antiparos impedisce la formazione delle onde, va decisamente meglio e quando poi ci dirigiamo verso la baia dove butteremo l’ancora, il mare sparirà del tutto ma il vento continuerà col suo brutto carattere a farsi sentire. É una baia molto protetta, ci sono già una decina di battelli con a bordo villeggianti, che si tuffano, risalgono, gridano e si divertono, l’acqua è fantastica e le foto non le rendono giustizia, un mare cristallino come quello dell’isola di Elafonisos. Nemmeno il tempo di buttare l’ ancora e anche noi siamo in acqua a schiamazzare. Abbiamo fatto bene a fuggire da Ios.

Kalimera.

 

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