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Giudizio frettoloso

Venerdì 11 Agosto 2023. Golfo di Livadi.

Dal diario di bordo di Felicità “opportuno ricordarlo”.La temperatura è decisamente calata, vento da nord, costante a 20 nodi da questa mattina presto. Il mare nella baia al di là del molo è tutto spettinato, le onde schizzano, ma non arrivano su Felicità, me ne accorgo afferrando la battagliola alla quale mi aggrappo per scendere a terra, anche sottovento da nord, sono ancora pulite e senza sale. Il cielo sopra le colline qui attorno è un misto di nuvoloni neri che vanno coprendo quelli bianchi, non promettono niente di buono. Mi avvio al molo dei pescherecci ma non sono ancora rientrati. Poveretti, avranno i loro problemi con questo mare. Quando però, ripasso dopo mezz’ora i pesci migliori sono già andati, li intravedo nel sacchetto di plastica di un signore che si allontana dal peschereccio, ipomoni, scorfani anche questa sera, vedrò di cucinarli diversamente. Teniamo d’occhio in continuazione l’andamento del meltemi, purtroppo, diversamente dalle altre volte, le finestre in cui è quasi assente, sono di breve durata e non ci permettono di partire tranquilli. Di conseguenza rinnoviamo per altri tre giorni l’ormeggio in porto, poi si vedrà. Nel frattempo sono spariti i nuvoloni lasciando un cielo azzurro pieno di sole oltre che di vento. Niente borsa da spiaggia e seggioline oggi, solo una bella spalmata di crema solare, maglietta, cappellino ben calzato e occhiali da sole. Vorremo camminare in spiaggia senza fare il solito sali scendi dei giorni precedenti. Decidiamo di incamminarci nel golfo vero e proprio di Livadi, quello che il primo giorno avevamo bollato come brutto perché pieno di ristoranti che ne hanno occupata la spiaggia. Oggi, però, oltrepassato il punto critico ci si apre un’ampia spiaggia con sabbia finissima, i tamerici sono sul fondo, vicino al marciapiede e visto l’orario per il momento fanno ombra alle macchine parcheggiate in strada, ma la loro chioma è talmente ampia che presto molti villeggianti la sfrutteranno. Dopo un chilometro arriviamo fino alla fine del golfo, fermandoci ogni tanto ad osservare l’acqua cristallina e a pentirci di averla frettolosamente giudicata una spiaggia poco bella. Se il vento lo permetterà domani verremo qui a fare il bagno, certi che ci faranno bene anche i due chilometri, fra andata e ritorno, di passeggiata in riva al mare per raggiungere questo ultimo angolo ad est del golfo di Livadi.

Kalimera.

 

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