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Abitudini e tradizioni

Domenica 20 Agosto2023

Di nuovo Lunedì, di nuovo mercatino, occasione da non perdere, son ben tre i banchetti della frutta e verdura, due sul lato destro della strada che è un po’ in salita, l’altro a sinistra è un camioncino con tanto di aiutante, questo banchetto è il più fornito ed è qui che acquisto quasi tutto quello che mi servirà fino a giovedì. Poi però vado in fondo dalla signora anziana che è rimasta vedova l’anno scorso, un sacco di saluti, sorrisi e abbracci, poi da lei prendo due chili di arance che sono piccole ma sugosissime e le sue uova ancora un po’ sporche ma buone come non le ricordavo, dopo aver pagato mi infila ancora un paio di arance nel sacchetto. Ne resta ancora una di signora, da lei prendo i cetrioli ma quando li pesa, per fare cifra tonda ne aggiunge altri due, avremo cetrioli per una settimana. Il banchetto con il ragazzo che vende il suo miele non c’è, peccato, speriamo di trovarlo giovedì prossimo, il suo miele di arance è speciale e a casa quando rientreremo se lo aspettano. Le giornate scorrono un po’ meno congestionate, ma da fare ce n’è sempre: Enrico ha preparato un pezzo che domani dovrà saldare sulla barca, io devo fare il cambio dei letti, e sistemare le due borse di biancheria pulita che mi ha lavato e stirato Marina, la marinaia del porto, sono in un angolo della barca da ieri ma… la domenica mattina, qui in Grecia c’è l’usanza che le donne si riuniscano al bar per incontrarsi e chiacchierare, Filomena infatti ci invita e comodamente sedute su più divanetti, passiamo la mattinata a raccontarcela, a darci consigli, a spettegolare e bere spremute di arance e caffè freddi. Una meraviglia! Mai ero andata a passare la domenica mattina a chiacchierare con le amiche, viva le abitudini della Grecia. Oltre alle abitudini ci sono anche le tradizioni: sempre Filomena che vive qui da molti anni ed è sposata ad un greco ci racconta che ha portato i nipoti ad assistere ad uno spettacolo di burattini, loro hanno un personaggio che si chiama Karagiozis, ha il naso grosso e un braccio molto lungo, i bambini ridono a crepapelle delle sue avventure, ma lui intanto li introduce nelle storie della mitologia greca. Ci sono molti bambini in Grecia e molta attenzione ho notato esserci nei loro confronti. La sera sul lungo mare sfrecciano pericolosi in bicicletta, sul monopattino ed altri che sembrano soli, pochi ne vedo tenuti per mano, solo alcuni adulti che a volte gli corrono dietro e altri che spingono le carrozzine. Sempre sull’ampio lungo mare la sera aprono un gazebo di una ventina di metri dove espongono e vendono libri e lo spazio dedicato all’infanzia è molto ampio. Osservare queste serate mi riporta all’infanzia dei miei anni cinquanta, quando le sere d’estate noi bambini giocavamo liberi per le strade del rione. Forse è anche per questo che la Grecia mi piace così tanto.

Kalispera.

 

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