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Piove ancora

La Grecia aveva appena finito di spegnere i suoi molteplici incendi, che già in Tessaglia, la parte centrale della Grecia, si è  abbattuto il ciclone Damel. Inondazioni a Volos e Zagara,  un morto,  un disperso, l’inondazione ha colpito anche un ospedale e una casa di riposo é  stata evacuata.  Qui nel Peloponneso, dove siamo ora sulla penisola di Mehana, é da ieri che piove, in mattinata ha cominciato piano ma già  verso le 12 la pioggia é diventata violenta. Eravamo andati a piedi a salutare gli amici Margherita e Claudio,  che prendevano il traghetto per Atene per poi rientrare a Roma in aereo. Improvvisamente la poca pioggia é  diventata battente e in un attimo si é allagato tutto,  un fuggi fuggi generale ha svuotato il lungomare gremito di turisti,  anche le zone coperte erano allagate tanto che Claudio ha dovuto sollevare da terra la valigia e ricoverarla all’interno del bar. Si camminava sotto alla tettoia in 4 centimetri d’acqua che non riuscivano ad essere assorbiti dalle griglie di scolo. Il rumore sempre più  forte: del vento,  della pioggia delle tende, del vociare delle persone perché  non ci si riusciva più  a sentire. Le vie adiacenti il bar si sono ingrossate come fiumi,  dai tubi delle grondaie getti enormi di acqua,  dal cielo un diluvio torrenziale. Davanti a noi un mare come sotto una tenda bianca e barche a vela in cerca di ormeggio si muovevano convulse, il rumore sempre in crescendo fino a quando, piano piano, l’intensità  e la violenza della pioggia sono andate calando, e con ancora fiumi di acqua in giro,  Margherita e Claudio,  con moltissime altre persone si sono avviate verso il pontile dove a minuti sarebbe arrivato il traghetto. Si sono fatte le 14, dobbiamo ancora mangiare. Tornando in porto esce il sole,  ma molte strade sono ancora allagate, un enorme albero Benjamin a lasciato sotto di lui un tappeto verde di foglie, i tombini ribollono di rametti secchie e mulinelli di sporcizia circolano ovunque. Poi per il resto del pomeriggio non ha più piovuto tanto che abbiamo fatto una lunga camminata.  Ma già  verso sera ha ricominciato a piovere a scrosci,  e fra uno scroscio e l’ altro,  abbiamo cenato fuori e ci siamo ritrovati poi con amici al Paleocatastasi,  vecchio locale di Methana. Le previsioni per oggi erano pessime e sono state mantenute in pieno. Già da questa notte: vento forte e pioggia battente, alle sette quando ci siamo alzati, la piscina di acqua termale era color  marrone anziché del solito color latte, e tramite un collegamento sotteranio diretto col porto,  anche Felicità galleggiava in un porto color marrone. Sono poi arrivati i vigili del fuoco a sgombrare dal fango la strada che divide il porto dalle terme. Ha piovuto ininterrottamente e violentemente da questa notte fino alle dieci del mattino. Domani è  previsto sole e speriamo che la Grecia si possa riprendere,  dai disastri di questa estate tremenda.

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