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I primi bagni

Faceva proprio caldo ieri, dopo i lavori di routine in barca organizzo la borsa per andare al mare, prima però, visto che non c’è un filo di vento armiamo il genoa. Oggi mercoledì è più ventilato, giornata ideale per verniciare il pozzetto e la spiaggetta, il legno ha bisogno di una manutenzione costante, lo verniciamo appena arrivati e prima di rientrare in Italia così che possa affrontare meglio le intemperie invernali della Grecia, che anche se le temperature sono miti è molto piovosa d’inverno. Ora però torniamo    al mare, ieri è stato proprio bello. La verniciatura può aspettare, ci ripenseremo nel pomeriggio. Ho preparato la borsa da mare in fretta e furia: cuffia, l’occorrente per la doccia compreso cambio, asciugamano e… il vestito largo, il solito. Ma dov’è il vestito? Lo cerco dapertutto, non salta fuori, Roberta mi sta aspettando, riguardo dove dovrebbe essere ma, non c’è. Ipomoni, metterò un asciugamano sulle spalle, non ho voglia di prenderne uno pulito, salterà fuori. Ed era al mare, agganciato ad un ferro, dove lo avevo lasciato ieri. Eccolo il vestito, grido felice, e un signore greco mi guarda e capisce, lui ride e Andrea invece  sghignazza proprio ” ah, non sono solo io a fare le cazzate”. L’acqua sulfurea è biancastra e freddina, c’è  pochissima gente, i grossi massi a pelo d’acqua appena si intravedono, ci nuotiamo attorno e poi raggiungiamo, un po’ a largo una specie di boa che è la nostra meta  di andata e ritorno. Si rientra in porto che è quasi l’una e dopo la doccia si pranza, quasi sempre insalata Greca: pomodori, cetrioli, peperoni, cipolla, olive, olio sale e sopra una fetta di feta spolverata di un composto di aromi secchi profumati. Oltre alla verniciatura , oggi niente di che, salvo il pieno di gasolio al motore della  barca tramite un camioncino che ogni tanto passa in porto. Giovedì è probabile che sarà il nostro ultimo mercatino qui a Methana, fra qualche giorno pensiamo di salpare, quasi tutti i lavori di manutenzione sono finiti, bisogna solo controllare le luci. Ed è con l’impianto elettrico che Enrico ed Andrea, il giorno dopo avranno uno scontro che durerà tutto il pomeriggio. E io, dopo il bagno lascerò di nuovo l’abito appeso al ferro sporgente, me ne accorgo solo dopo la doccia,  lo dico sottovoce ad Enrico, ma Andrea uscendo dalla doccia grida” Ho sentito sai! Ho sentito benissimo, hai dimenticato  di nuovo il vestito. Non mi  lascerà in pace per un paio di giorni.

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