Teniamo sott’occhio il meteo, guardiamo il portolano per capire che porti troveremo, leggiamo i commenti di chi ci è già stato, ne parliamo fra di noi, sentiamo Andrea e Roberta e si decide insieme: bisogna fare la spesa! Domani si parte. Per cui oggi è l’ultimo giorno qui sull’isola di Skopelos nella baia di Neo Klima. Vorrei fotografare un trenino con i vagoni di legno che fungono fa fioriere e spero di farlo nel pomeriggio, quando tornerò al negozio per comprare i pomodori che questa mattina non c’erano, al nostro rientro in porto c’era confusione, un uomo è in acqua. No, ancora uomo a mare! Si. Però con pinne e maschera per liberare l’elica di un motore da una cima. Ci racconta Andrea: stavano uscendo, la cima del canotto si è slegata e caduta in mare, affondando si è avvolta sull’elica trascinando sotto la barca anche il canotto, un casino! Anche questo risolto con la collaborazione dei presenti, sempre più pochini a dire il vero, il porto si sta svuotando. Ma non all’ora dei pasti, vedendo barche entrare Roberta non butta la pasta e io non tolgo i coperchi alle cibarie pronte. È un classico, basta mettersi a tavola e arriva qualcuno che ti speda l’ancora, che ti viene addosso o semplicemente serve il tuo aiuto per il suo ormeggi. Lo si fa volentieri, ma… sempre all’ora del pasto! La risacca qui in porto è stata costante per tutti i cinque giorni che ci siamo rimasti, uno sciaccquettio continuo accompagnato dal dondolio della barca e dal cigolio delle cime di ormeggio, Il vento invece ha girato in continuazione in tutte le direzioni, è stato dunque inutile lasciare la retina sul passo d’uomo, nella camera, ed è stato inutile lasciare la zanzariera all’ingresso per impedire ai frammenti di alghe secche di volare dentro la barca, un macello, pezzettini da tutte le parti. Ogni posto ha le sue caratteristiche, ricorderò questa bella isola soprattutto per le sue acque cristalline, che spero di continuare a trovare altrove, ricorderò la paura nel vedere l’enorme prua del traghetto puntare verso di noi in porto a Skopelos. Ricorderò il cantilenare del venditore di frutta e verdura, nel porto, e poi nella baia di Limnonari, e poi a Loutraki, sempre la stessa: Nettarine, vittamine, con due t, Melloni, con due elle, frutta, e ancora vittamine, nettarine. In realtà aveva anche le ciliegie ed altro. A Neo Klima non l’abbiamo sentito, ci siamo rimaste male io e Roberta, domani partiamo e non lo sentirò più ma farà parte delle nostre vacanze su questa isola che ci ha ospitato per 11 giorni.