Vai al contenuto

Odore di capra

A nanna presto ieri sera, ho solo letto le prime pagine di un nuovo romanzo “Il profumo delle foglie di limone” mi è piaciuto da subito ma la stanchezza della giornata intensa me lo ha fatto chiudere. E oggi ci svegliamo molto presto, è lunedì, primo di luglio e  salperemo l’ancora in questa bellissima baia alle 7, sono previste quaranta miglia a nord verso le Calcidiche, sul dito centrale che si chiama Sinthonia, la bussola segna trecentocinquantadue gradi, procediamo a motore a cinque nodi. Usciti dalla baia il mare era un’olio appena ondulato, dello stesso colore grigio del cielo, con un sole offuscato che rifletteva sulla superficie del mare impressioni di rosso. Nonostante l’atmosfera fosca i duemila mt. del Monte Atos sono  già visibili, e anche Sinthonia. Il mare continua ad essere un tutt’uno col cielo ancora un po’ grigio. Più tardi  un venticello piacevole ha spazzato via la nebbiolina e il sole ha di nuovo preso possesso della  posizione dominante, la sua luce  brilla sulle punte in lieve movimento  del mare ora blu  e l’azzurro è di nuovo all’orizzonte, occupando tutto il cielo. Con molto piacere apriamo il Genoa che si gonfia all’istante, l’andatura aumenta, l’ombra aumenta, e noi ci sentiamo velisti, nonostante il motore continui a girare, se volessimo fare i puri, e procedere solo a vela, forse, arriveremo a destinazione domani mattina, e non è il caso. Quando si naviga, si osservano particolari che solitamente sfuggono: l’ avvicinarsi di un gabbiano che plana sulla superficie, un gruppo di pesciolini che increspano l’acqua per sfuggire al predatore. Si sente la direzione del vento sul viso, anche quello apparente, come questa mattina sul presto che era assente. Si viene attratti dai minimi rumori, o dagli odori che provengono da terra se si naviga sotto costa. Tutto il corpo è in allerta, tutti i sensi sono più sensibili, si acquisisce un sesto senso che ti riporta nella  natura. Questa mattina facendo colazione ho avuto la sensazione di sentire  odore di capra, siamo usciti e in spiaggia abbiamo visto arrivare da un sentiero una decina di capre, altre erano già abbarbicate sugli scogli che,  chinate in avanti, bevevano acqua di mare, erano nere e color nocciola. Il naso non aveva sbagliato, era proprio odore di capra. All’ora del pranzo, come al solito, il vento aumenta,  da est, e va bene, speriamo che non aumentino le onde che avremo al traverso. In mezzo al mare ci siamo solo noi,  Sisila procede alla dritta di Felicità  ha entrambe le vele spiegate, la distanza fra noi ci impedisce di vederne l’equipaggio ma è un piacere averla al nostro fianco.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.