Siamo sottocosta della penisola Calcidica, su Sinthonia, il dito centrale per capirci. La meta di arrivo si presenta abbastanza impressionante: una quinta scenica in cui la roccia si apre a strapiombo sul mare, come due montagne di guardia all’ingresso. Oltrepassate le quali, un golfo ampio e pacifico si allarga ai nostri occhi. Ci dirigiamo a nord, in fondo alla baia. Lì, Porto Koufo sembra già pieno di barche, ci avviciniamo per capire meglio: sul molo mancano le bitte, alcune barche sono ormeggiate in doppia fila all’inglese, il molo è fatiscente, boe vaganti impediscono l’attracco e capiamo a quel punto perché davanti al porto molte barche siano ormeggiate all’ancora. Ci dirigiamo al lato sud, dove c’è meno ressa, ma non c’è il paese con i negozi e le taverne. Il porto Koufo è stata una delusione. Dopo esserci assicurati che l’ancora tenga, col gommone andiamo a terra per cercare dove mangiare e dove buttare la pattumiera che nel frattempo, da una baia all’altra si era accumulata in vari sacchetti che tenevamo chiusi in un gavone con la canna dell’acqua. Cassone trovato, taverna anche, non vicina ma si può fare. Io torno sulla barca a nuoto, Enrico col gommone. La taverna sarà un disastro: tavolo di fronte al sole che sembrava non tramontasse mai, portano il contorno senza apparecchiare, tovagliette e posate arriveranno dopo, il pane richiesto non c’è , solo pita, un bicchiere è rotto e gli altri per la birra sono caldi, il cibo appena passabile, con patatine mosce e bistechi (che è un hamburger ) mezzo crudo, ma, abbiamo mangiato lo stesso. Siamo stanchi, ma Andrea e Roberta partono in passeggiata verso il paese. Enrico ritira dal gestore della taverna il motore elettrico del canotto che è rimasto in carica durante la cena. Forse è stata l’unica cosa che abbia funzionato ieri sera alla taverna greca. Oggi, martedì due giugno alle otto salpiamo le ancore dal golfo di koufo diretti all’isola Diaporos, a est della penisola, approfittiamo del vento favorevole ma il mare sarà mosso e le ventisette miglia che ci separano non saranno proprio piacevoli, in compenso quando arriviamo verso le tre il posto è incantevole. Troppo stanchi per fare subito il bagno, più tardi si vedrà.