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Caduta del romanticismo!

Cambiano in fretta le cose in Grecia,  tra il 22 giugno e il 24 agosto, data in cui siamo ritornati a Neo Klima,  in uno slargo ricavato scavando la collinetta è sorta una costruzione in sasso che stanno ultimando, è in tono con i muri di sostegno che ne delimitano l’area, anch’essi in sasso, nell’insieme è gradevole ma la collinetta risulta mutilata. Il vento  forte questa mattina entra di prepotenza in barca, portando con sé pezzetti di alghe secche che atterrano comodamente nell’angolo della dinette, altri continuando a turbinare fino ad entrare in  camera, chi non c’è  arrivato si sistema sul pavimento cambiando spesso posizione, lo   scottex fissato sopra al lavandino si è srotolato da solo e anche i tovaglioli della colazione svolazzano, chiudiamo l’ingresso con la portina di legno, l’interno della dinette è più buio, e il vento entra filtrato dalle zanzariere degli oblò  e dal passo d’uomo in camera da letto. Sabato al nostro arrivo, nemmeno il tempo di abbassare la passerella sul molo che già si fermava  davanti a noi il camioncino rosso della frutta e verdura: “Nettarine, vittamine” sorrido e gli faccio cenno: “avrio” che vuol dire domani, ma lui insiste e mi prepara un sacchetto  di pesche noci, al momento di pagare mi chiede €10,  mi stupisco e vorrei vedere almeno quanto pesa il sacchetto: 1 kg abbondante, 10 euro sono troppi, mi lamento, lui ne  aggiunge altre due, pago ma il romanticismo del fruttivendolo: “nettarine, vittamine” precipita rovinosamente  in mare, va bene che è il mese di agosto, va bene che ti porta la frutta, ma questa volta ha esagerato, peccato, non comprerò più niente dal camioncino rosso che gira tutta l’isola di Skopelos. Ne parlo solo perché le pesche in questione, nonostante le conservi in frigo, dopo due giorni  stanno già andando a male. Per cui oggi spesa al supermercato del paese, piccolissimo e ben fornito, dove trovi anche il prezzo al kg della frutta che acquisti, massimo € 4 al kg, decisamente più ragionevole del camioncino. Allunghiamo il passo e nella panetteria acquistiamo pane e biscottini sfusi, semplici e molto buoni. Al rientro in porto il vento è più furioso e nonostante tutto molte barche sono partite, sul fianco destro e sinistro di  Felicità c’è il vuoto, e sulla superficie del mare galleggiano una moltitudine di foglie di platano già rinsecchite, nell’aria invece un misto di sabbia e alghe secche risultano molto fastidiose. È urgente una nuotata, sarò sola oggi, perché Enrico rinuncia, troppi starnuti.

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