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Comunicazioni e fotografie

Il forte vento di ieri ha portato via la minaccia di temporali. Oggi, le previsioni non parlano più di pioggia e nel cielo non si  vedono nuvole, la temperatura è sempre sui trenta gradi e l’acqua del mare è calda: 27 gradi. È martedì mattina e col pensiero sono collegata alla mia amica Clo, già prima di fare colazione penso a lei perché una volta alla settimana, il  martedì, assumiamo lo stesso farmaco con le stesse modalità, non c’è bisogno di messaggini sul telefono: buon giorno, buon martedì, ecc… ecc… noi ci pensiamo reciprocamente e basta, poi quando ci sentiamo per telefono, magari, ridiamo del fatto che… martedì ti ho pensata. Con gli  amici barcaioli i contatti scattano tramite whatsapp per inviarci la posizione della barca quando siamo a destinazione, dopo essere salpati da qualche isola o baia. Chi è a sud, chi a nord, chi si ritrova nella stessa isola, in baie diverse o come ieri: “Tutti a Leros”. Tutti: Mari e Mauro, Andrea e Roberta, Katia e Tommaso, c’è anche Helen e Cyril. Invece Katy Wu e Oliviero arriveranno qui da noi giovedì. Con Patrizia e  Giovanni  che si è rimesso  ci ritroveremo in giro più tardi. Gli amici di casa li sentiamo per telefono e poi ci sono altri gruppi, le nipoti, i fratelli, insomma tenersi in contatto con tutti è un bell’ impegno. Le foto le invio con parsimonia per non suscitare invidie e Monica mi ha chiesto espressamente: “Mi raccomando le foto mandamele con moderazione”. Mia nipote invece mi esorta “Manda manda”. Le foto non sempre rendono l’idea, la luce non corrisponde, i colori non sono altrettanto brillanti, l’ immagine è più lontana di quanto non sembri nella realtà, il momento migliore ti scappa perché non hai a portata di mano il telefono e quando sei pronta per scattare il delfino si allontana e la tartaruga immerge la testa in acqua. Nelle  immagini preferisco trovarmici in  mezzo, raccontarle, desciverle, mi piace poi rileggendo, chiudere gli occhi e verificare di aver le stesse sensazioni, a volte sempre ad occhi chiusi mi ritrovo a sorridere, e spero che attraverso le parole, anche chi leggerà il blog si senta lì con noi. Comunico così, non solo per chi conosco ma per tutti. Per quanto riguarda alcune foto, certo,  scattate da professionisti sono molto più eloquenti, anche a me è capitato di suggerire di guardare il sito “Grecia mia”. Diciamo che il mio contatto principe resta sempre il blog, nel quale, in piena libertà racconto di tutto: dalla recensione di libri che leggo a impressioni lasciatami dopo uno spettacolo o una visita ad un museo. In questi mesi è il diario di bordo a farla da padrone anche se i lunghi periodi attaccati ai vari moli ne stanno cambiando i connotati.

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