Mercoledì 11 settembre golfo di Vorios Evvoikos, nell’ultimo tratto di mare, prima di arrivare in cantiere a Limni. “Corri corri Lella, guarda là”. Dalla prua di Felicità, molto lontano, davanti a noi, si vedono spuntare dall’acqua delle piccole pinne scure, potrebbero essere dei delfini da come si muovono, siamo troppo lontani per esserne certi, si dirigono verso est. Comunque torno in dinette a prendere il telefonino per delle foto. Non cambiamo rotta per seguirli, non acceleriamo l’andatura per raggiungerli, lì osserviamo da lontano già felici di averli avvistati, anche se in Grecia non è raro vederli, a noi, erano un po’ che non capitava più. “Guarda guarda, hanno cambiato direzione, ci vengono incontro”, ora che si stanno avvicinando è chiaro che siano un banco di delfini, arrivano alla spicciolata, prima uno grande che ci si affianca, poi altri due che si immergono davanti alla prua, quelli che arrivano dopo li sormontano, e loro risalgono e fanno gruppo con altri, li conto, sembrano sei o poco più, stanno giocando con la prua di Felicità, ci accompagnano e si divertono in un continuo scambio di posizioni, fuori e dentro l’ acqua, a destra e a sinistra sempre della prua, nuotano veloci e felici con una leggerezza incredibile, sembrano volare in acqua. Il mare è calmo e la luce del mezzogiorno ce ne permete una visuale perfetta, siamo affascinati e anche noi felici, come se ci avessero contagiati. Aggrappata alla battagliola ho la testa protesa verso di loro, Enrico sta filmando ed entrambi non abbiamo parole, è un contino esclamare: “Guarda guarda guarda, ma che belli”, uno di loro si struscia sulla barca, sono bellissimi, eleganti, armoniosi. Sono stati con noi un paio di minuti, poi all’improvviso se ne sono andati, meno il più grande che è restato con noi ancora un po’, due minuti emozionanti, un ultimo regalo della Grecia e del suo splendido mare. Oppure un arrivederci all’anno prossimo.