Methana. Sabato 30-9-2023. E’ quasi sera sul lungomare, il cielo è così terso che si distingue a una ventina di miglia ( circa 40 km) l’isola di S. Giorgio, punteggiata di lucine rosse che indicano la presenza di molte pale eoliche. L’isola di Poros, invece, a 5 miglia di fronte a noi, è illuminata a giorno, le luci la circondano dalla base, stringendosi a spirale sempre di più, fino ad arrivare alla vetta. Dietro, sullo sfondo, molto più scuro, parte della costa del Peloponneso. Si è fatto tardi, e nel frattempo, la palla di luna rossa che stava sorgendo dal mare si è alzata e la sua luce disegna sulla superficie del mare una lunga scia di luce sfavillante. Cammino, guardo, ascolto, annuso, come se questa passeggiata fosse una novità e forse lo è perché a Maggio quando siamo arrivati faceva più freddo, molti ristoranti erano chiusi, c’era meno gente e anche la vegetazione non è più la stessa. Cammino consapevole di questa ultima serata e mi soffermo sui profumi, se seguo la loro scia arrivo, come ad una caccia al tesoro, a scoprire ancora gelsomini fioriti, gialli o bianchi, i fiori non sono più numerosi, ora, ma sono comunque profumatissimi. Gli oleandri invece, come cespugli o alberelli sono ovunque e di molteplici colori, il loro profumo é facilmente distinguibile: intenso, penetrante, forte e può anche non piacere ma fa parte dell’ampio sentore che inebria il lungomare di Methana, in alcuni punti mi sono ritrovata col naso all’insù, alla ricerca della sorgente di un profumo particolarmente inebriante, dolce, che non avevo mai sentito prima, non è stato facile identificarne la fonte perché la pianta della Plumeria, comunemente chiamata frangipane ha delle grandi foglie lanceolate, verde scuro, mentre i suoi fiori sono piccoli e raggruppati a mazzetti, che certe volte non si vedono, ma emanano un profumo molto particolare. Avvicinandomi non ho potuto fare a meno di ammirare questi piccoli fiori dai cinque petali carnosi, al centro gialli che sfumano fino al bianco. E’ passata una settimana da questa ultima passeggiata, della carrellata di profumi ricordo anche che avvicinandomi ai ristoranti non sono mancati altri odori come quello del pesce fritto o le mussache fumanti nei piatti dei turisti seduti all’aperto. Anche qui sul lago Maggiore, dove l’aria è buona e profumata ritrovo il piacere delle passeggiate circondata da prati verdi ben tenuti e ovunque vasi di fiori vari. Ma evidentemente il nostro non è un clima adatto alla crescita del frangipane e non sarà qui che potrò ritrovare il suo profumo. Rimarrà invece per sempre legato alla passeggiata del lungomare di Methana